Anche Andrea Anastasi apre l'Europeo. Lo fa studiando il suo primo avversario dal vivo, potendo sfruttare al meglio il riposo della prima giornata, mentre la squadra di Silvano Prandi supera la Serbia per 3-2.
Si riparte, da detentore. Cosa ricordi dell'Europeo di due anni fa? "Il podio, stare sul podio con la Spagna. Essere primi, era stranissimo, vedevo i serbi e i russi sotto di noi... Mi ricordo anche il bel gioco proposto. Tutto. Dal primo all'ultimo giorno, il trasferimento da San Pietroburgo, l'ultima sera. Rientra nei sogni di tutti gli allenatori. Come nei film degli americani, dove si vedono gli allenache che lavorano e poi vincono..."
Oggi la scommessa è l'Italia. "Si è cambiato tanto è vero, ma vedo bene la squadra, la serenità è quella di averla pronta. Serena, lucida. La scommessa grande è il forte ricambio. Questo è un anno di rifondazione a tutti gli effetti. Abbiamo cambiato 9 giocatori rispetto ad un anno fa. L'unico enigma è questo".
E' anche il tallone d'Achille? "Beh, Serbia e Bulgaria sono le stesse squadre dello scorso anno. Il nucleo storico della Bulgaria è addirittura lo stesso del Giappone. Hanno, insomma, più esperienza di noi nel giocare insieme. Dobbiamo superare i nostri limiti. In questo Europeo non vedo la perfezione. La Russia di bagnoli è la squadra storicamente da battere ma poi c'è tanto equilibrio".
A proposito di Bagnoli, ci sono tanti allenatori italiani a questo Europeo... "Non solo. Si parla italiano nel nostro albergo. E' positivo da un lato, ma ci deve anche far riflettere. Molti allenatori e staff emigrano... Molti vanno ad allenare le nazionali perché più gratificati. In una nazionale un allenatore riesce a dare il proprio contributo. Gli allenatori preferiscono questo titpo di esperienza e quelli italiani sono tutti di alto livello. Lo dice anche Silvano Prandi, è un merito della pallavolo italiana".
Già, Prandi. Sarete avversari. "Onestamente non penso molto a Silvano Prandi, ma a Kaziyski e compagni, a quei marcantoni, anche se Silvano è un punto di riferimento".
Si gioca. Il clima azzurro è cambiato rispetto a due anni fa. "Sì, in due anni il clima è cambiato. Sono contento. Pur essendo sempre molto critico sugli allenamenti e sull'atteggiamento, I ragazzi hanno un buono spirito, si allenano. Ci alleniamo. Hanno capito che ne va del loro futuro. Lo spirito è buono, abbiamo solo bisogno di vincere almeno una partita".
Треньорът на италианците. За съжаление много малко хващам от интервюто. Дали има по-запознати с италиано-то?
